La Fabbrica di Nichi di Torino
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Le fABBRICHE incontrano Gennaro Migliore

Mer Feb 16, 2011 5:48 pm Da Admin

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Tutti i WEEk End L'angolo di Nichi a Barriera di Milano e Mirafiori

Lun Dic 06, 2010 8:49 pm Da Admin

L'angolo di Nichi al mercato di Piazza Foroni …

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UN'italia di cui fidarsi

Ven Dic 10, 2010 1:16 am Da Admin


martedì 14 dicembre · 17.00 - 20.00


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Tutti i WEEk End L'angolo di Nichi a Barriera di Milano e Mirafiori

Ven Nov 12, 2010 9:38 pm Da Admin

L'angolo di Nichi al mercato di Piazza Foroni …

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13/12 Dialogare con gli uomini per vincere contro la violenza di genere“

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Lunedì 13, ore 21: la Fabbrica presenta …

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Messaggio Da Admin Gio Nov 11, 2010 7:21 pm

Il prossimo incontro della Fabbrica di Nichi si terrà Mercoledì 13 Ottobre, alle ore 21.00, in via Lungodora Savona 2/G.
Ordine del giorno:
1 # presentazione ed organizzazione incontro della Fabbrica su scuola, universita’ e ricerca @ barriera di Milano con distribuzione volantini iniziativa e divisione lavori;
2 # presentazione ed organizzazione incontro della Fabbrica sulla costruzione della moschea e integrazione;
3 # presentazione e gruppo di coordinamento e sviluppo prossime iniziative, programma e lavori futuri;
4 # varie ed eventuali .
__________________________________
RESOCONTO DELLA RIUNIONE
La riunione plenaria di mercoledi sera è stata un po’ più “difficile” delle precedenti, ma molto utile. I presenti erano una trentina, quindi meno del solito; almeno cinque, però, le persone che partecipavano per la prima volta – il che è sempre un buon segno (benvenuti!). Il numero non elevato di mercoledi crediamo dipenda in buona misura da altri importanti impegni della componente studentesca, altrimenti sempre piuttosto numerosa alle Fabbriche. (Per la cronaca: il Politecnico era occupato, ad esempio; e molte facoltà dell’Università sono in agitazione). Inoltre, va detto che nelle scorse settimane hanno intensamente lavorato i due gruppi di lavoro su “scuola, università e ricerca” e “libertà religiosa e integrazione dei migranti”.
Come già per la scorsa riunione, riferirò quanto detto e deciso in una versione breve (per chi ha poco tempo) e in una lunga. Dico sin d’ora che di carne al fuoco ce n’è molta e che è davvero importante che ciascuno cerchi di fare uno sforzo per essere presente la prossima volta – o comunque per attivarsi nei gruppi di lavoro o attraverso interventi e proposte da far circolare via mail e mettere nel sito. La prossima riunione si terrà entro le prossime due settimane, a breve la comunicazione della data e del luogo.

Versione breve
1. Riunione “difficile”, dicevo, perchè si è dovuto affrontare l’annoso problema del “come organizzarsi”. Annoso e pure noioso, ma necessario per evitare che, ad esempio, si ripetano due cose avvenute nelle scorse settimane: grande difficoltà nel trovare il posto dove fare l’iniziativa pubblica sulla scuola e grande ritardo nella convocazione della plenaria. Si è quindi deciso di definire ciò di cui si parlava sin dall’inizio della ripresa delle attività dopo l’estate, ossia un gruppo di coordinamento formato da quattro persone: Alessandro Orsi (alessandro.orsi81@gmail.com), Andrea Marelli (andmare79@yahoo.it), Cecilia Navarra (cecilia.navarra@fastwebnet.it) e il sottoscritto (jacopo.rosatelli@gmail.com). Il gruppo (che non va assolutamente inteso come “gruppo dirigente”) è integrabile e andrà rinnovato in modo parziale o totale tra un paio di mesi. Le cose di cui dovrà occuparsi sono (dette alla rinfusa): sede per le riunioni, comunicazione con la Fabbrica zero di Bari, autofinananziamento, sito web, rapporti con la stampa, etc. etc.
2. Il gruppo di lavoro “scuola, università, ricerca” ha illustrato i contenuti della prossima iniziativa pubblica della Fabbrica di Nichi di Torino, che si terrà sabato 23 ottobre alle ore 15 nei pressi delle scuole di via Tollegno/ via Pacini /mercato rionale in Barriera di Milano. L’incontro si terrà all’aperto sul modello di quello fatto prima dell’estate in Piazza Santa Giulia (ossia Scendi!). Chiunque volglia unirsi a questo gruppo può fare riferimento a Giulia Boggio (giuliaboggiomarzet@gmail.com) e Alice Pettenò (spritzagogo@yahoo.it).
3. Il gruppo di lavoro su “libertà di culto – integrazione dei migranti” ha brevemente presentato la seconda iniziativa in programma, nata intorno al problema della futura Moschea di via Urbino, che avrà luogo sabato 6 novembre alle ore 15 probabilmente di fronte all’Arsenale della Pace in zona Balon. Anche questa si farà ancora sul modello “Scendi!”, ossia all’aperto – ma sarà l’ultima, causa arrivo del freddo. Come sopra, a breve arriverà volantino con dati più precisi. Il riferimento per questo gruppo è Emiliano Urciuoli (emirubens@yahoo.it): chiunque voglia unirsi sarà il\la benvenuto\a.
Fine versione breve
Per chi si ferma a legger qua: grazie per l’attenzione e a presto!
Versione lunga
1. Essendo tutti noi dei “semplici” cittadini e volontari, senza un minimo di “struttura” abbiamo difficoltà insormontabili. Struttura non significa burocrazia, nè perdita del carattere aperto e in buona misura spontaneo delle Fabbriche: niente paura! Significa, semplicemente, non continuare a lasciare più o meno al caso la convocazione e la gestione delle riunioni, l’individuazione della sede dove farle, il rapporto con le altre Fabbriche a cominciare da quela di Bari, la gestione del nostro sito internet, i permessi e le pratiche burocratiche per avere gli spazi dove fare le iniziative in piazza o nelle sedi circoscrizionali, e molte altre cose ancora. Un altro problema fondamentale da porsi è che sinora le Fabbriche sono state “a costo zero” e così (purtroppo) non può più essere: per fare solo un esempio, la sala nella quale ci eravamo riuniti sinora costa 50-60 euro a serata. Nelle precedenti occasioni eravamo stati generosamente ospitati, d’ora in avanti occorrerà pagare. (E questo è il motivo per il quale ieri ci siamo eccezionalmente riuniti nella sede del partito Sinistra Ecologia Libertà, che ci ha concesso gratuitamente la sua sala).
Insomma, queste sono le ragioni che hanno spinto il gruppo promotore (nelle persone di Alessandro Orsi e Simone Baglivo e di altri\e), anche su suggerimento della Fabbrica zero di Bari, a proporre, sin dalla prima plenaria fatta dopo l’estate, la creazione di un gruppetto di coordinamento.
Deve essere chiaro a tutti noi che non si tratta di una “segreteria” di un simil-partito o cose simili, ma di un incarico che dovranno assumersi a rotazione molti di noi – soprattutto fra quelli che possono garantire disponibilità di tempo e a condizione che non abbiano altri incarichi politici o associativi.
Molti degli intervenuti hanno sottolineato l’esigenza di organizzarsi meglio e, allo stesso tempo, di non perdere il carattere autentico delle Fabbriche, ossia massima apertura, inclusività, semplicità, uguaglianza fra i suoi componenti. E’ stato anche riconosciuto collettivamente che serve la massima condivisione (e prudenza) nell’utilizzo del nome “Fabbriche di Nichi”: qualunque iniziativa alla quale le Fabbriche invitano a partecipare o che invitano a sostenere deve essere decisa insieme nell’assemblea plenaria.
2. L’iniziativa su “scuola, università e ricerca” si propone innanzitutto come momento di confronto e di unione delle diverse esperienze di mobilitazione sociale del vasto mondo della formazione colpito dalle “riforme” Gelmini\Tremonti. Di queste ore è la notizia che il disegno di legge sull’università è stato rinviato a dopo la sessione di bilancio, ma è presto per cantar vittoria. Comunque vada, resta il fatto che all’Italia serve un punto di vista forte e alternativo a quello delle destre, che è quello che l’iniziativa di sabato 23 vuole contribuire a creare. Incontro che sarà un punto di partenza per arrivare ad un’elaborazione programmatica forte e chiara – e fatta insieme alle persone che nei luoghi della formazione vivono e lavorano – in vista delle prossime primarie e delle successive elezioni.
Il gruppo di lavoro ha illustrato analisi e temi che proporrà ai partecipanti dell’assemblea di sabato 23 e su cui vuole costruire il percorso di elaborazione del programma.
Detti velocemente e parzialmente:
(a) I tagli non sono meri risparmi (magari persino giustificati dagli sprechi), ma un disegno politico coerente che la destra persegue. Disegno che mira a colpire la scuola come fattore di mobilità sociale, ridimensionandone l’importanza a vantaggio della “famiglia”. Bisogna spiegarlo bene e costruire un discorso alternativo, che mostri come educazione e ricerca sono condizione dello sviluppo economico e civile. (b) La contrapposizione fra diritti dell’utente e privilegi del lavoratore è falsa, ma molto insidiosa. Su questo bisogna “smontare” per bene il discorso governativo e rilanciare il patto fra lavoratori della formazione e cittadini-utenti: non ci può essere efficienza contro insegnanti e ricercatori. (c) In relazione al punto precedente occorre rappresentare in modo realistico come le condizioni di lavoro precario siano contemporaneamente inaccettabili per il lavoratore e dannosissime per lo studente.
Per (cominciare a) discutere di tutto ciò (e molto altro, ovviamente), all’iniziativa sono in programma 7 testimonianze: un insegnante del CIDI, un rappresentante della FLC-CGIL, tre persone attive a vario titolo nelle mobilitazioni universitarie (studenti, precari e ricercatori strutturati) e due economisti che relazioneranno sul rapporto tra educazione, ricerca e svuluppo economico.
3. Il tempo per discutere in modo approfondito dell’iniziativa di sabato 6 novembre su “libertà religiosa e integrazione dei migranti” purtroppo è mancato. Il gruppo di lavoro sul tema si è limitato a presentare le persone che interverranno (salvo ovviamente defezioni o cambi dell’ultimo momento). Le prime tre saranno incaricate di fare l’inquadramento (storico, sociale, legislativo…) della situazione – e saranno: una storica delle religioni (precaria) dell’Università, l’assessore all’integrazione del Comune di Torino e un sacerdote cattolico impegnato sul tema dell’immigrazione (su cui ancora si sta ragionando). Altri 4 testimoni chiamati a dare il loro contributo nel corso dell’incontro saranno: l’imam della moschea della pace, il pastore valdese Davide Rostan, un esponente della comunità ebraica torinese e infine un giovane della cosidetta “seconda generazione”, ossia un figlio di cittadini immigrati nato e cresciuto in Italia.
Il senso dell’iniziativa – anch’essa concepita solo come inizio di un percorso di elaborazione – è quello di offrire una “narrazione” alternativa a quella basata sulla paura e il pregiudizio. Esponenti di diverse fedi insieme, così come studiosi e amministratori laici possono rappresentare bene l’idea di integrazione e convivenza sulla base della quale costruire il programma di Nichi su un tema che tutti sappiamo essere delicato e decisivo.
Fine versione lunga
Grazie a chi ha avuto la pazienza e la voglia di leggere fin qua!
Un caro saluto e a molto presto!

Jacopo
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