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Tutti i WEEk End L'angolo di Nichi a Barriera di Milano e Mirafiori
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Tutti i WEEk End L'angolo di Nichi a Barriera di Milano e Mirafiori
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Tutti i WEEk End L'angolo di Nichi a Barriera di Milano e Mirafiori
L'angolo di Nichi al mercato di Piazza Foroni (angolo via Baltea\ via Montanaro) e, se riusciamo, anche in Borgo San Paolo e a Mirafiori. L'angolo di Nichi, per chi non se lo ricorda, significa volantinare e parlare con le persone in alcuni "angoli" strategici della città, soprattutto nei quartieri popolari.
Ultima modifica di Admin il Lun Dic 06, 2010 8:47 pm - modificato 2 volte.
Re: Tutti i WEEk End L'angolo di Nichi a Barriera di Milano e Mirafiori
L'angolo di Nichi, in caso di forte pioggia, sarà spostato in zone dotate di portici, di solito più centrali (tipo via po') perche se diluvia in piazza a Bariera non c'è nessuno..
Valerio
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valerio peverelli- Coinvolto
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Re: Tutti i WEEk End L'angolo di Nichi a Barriera di Milano e Mirafiori
Ah aggiungo che gli angoli di Nichi si fanno tutti i sabati, o comunque tutti i week end, non solo il 20 novembre. Servono sempre volontari.
Valerio
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valerio peverelli- Coinvolto
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Re: Tutti i WEEk End L'angolo di Nichi a Barriera di Milano e Mirafiori
In Italia c’è il record europeo di evasione fiscale. Se tutti pagassero le tasse, ci sarebbero molti più soldi per l’istruzione, la sanità, i servizi sociali. Sarebbe più facile, per le giovani famiglie, mandare i propri figli negli asili nido, così come si potrebbero curare meglio le persone anziane. Ci sarebbero più risorse per le infrastrutture che servono, come le metropolitane nelle grandi città, così come per Pompei e tutto il nostro grande patrimonio di storia e cultura.
In Italia c’è troppa diseguaglianza sociale. Le statistiche dimostrano che chi ha una famiglia ricca alle spalle ha, ad esempio, molte possibilità in più di laurearsi di chi è figlio di operai. Invece che lavorare per offrire a tutti le stesse opportunità, la politica del Governo ha favorito in ogni modo chi è già privilegiato: tagliare fondi alla scuola pubblica, che è la scuola di tutti, per darli alla scuola privata, che è la scuola di pochi, vuol dire colpire chi è più debole.
In Italia c’è troppa precarietà nel lavoro. La generazione di chi oggi ha trent’anni è la prima che vive peggio di quella che l’ha preceduta. Il presente di moltissime persone è fatto di occupazioni saltuarie e stipendi miseri; il futuro sarà fatto di pensioni da fame. Senza dimenticare che molti un lavoro non riescono nemmeno a trovarlo, spesso malgrado diplomi e lauree. Ma per il Governo il problema è solo uno: i lavoratori hanno troppi diritti!
In Italia ci sono troppe discriminazioni. Nei confronti delle donne, innanzitutto. Berlusconi le considera come se fossero degli oggetti di piacere ad uso di uomini ricchi e potenti come lui. È impossibile, quindi, che possa riconoscerne i problemi – come il peso del lavoro in famiglia che grava quasi tutto sulle loro spalle o le violenze e i maltrattamenti che subiscono. Ed è impossibile che uno come Berlusconi promuova i loro diritti – a cominciare da quelli sul lavoro.
In Italia c’è troppa criminalità. Il Governo dice che dipende dagli stranieri. Sono bugie: gli immigrati che delinquono esistono, ma sono una piccola minoranza. Il loro tasso di criminalità è simile a quello degli italiani. Ma il Governo vuole distrarre l’attenzione dalla corruzione dilagante, come nella ricostruzione in Abruzzo. E dal potere delle mafie, che crescono sia con i traffici illeciti, sia con imprese che sembrano “pulite”, anche qui al nord e all’estero.
Ma in Italia ci sono anche le energie perché tutto questo cambi. C’è un’Italia migliore. C’è un’Italia che ha a cuore la giustizia sociale. C’è un’Italia fatta di persone oneste, che lavorano duramente e rispettano il bene comune. C’è un’Italia che offre maggiori opportunità a tutti e che non discrimina nessuno. Nichi Vendola lo sta dimostrando nel governo della Regione Puglia. Noi vogliamo che possa dimostrarlo governando l’intero paese.
Perché i sacrifici non devono farli sempre gli stessi, ma è ora di tassare i grandi patrimoni. Perché non si deve stare a guardare di fronte alle molte aziende in crisi e alle migliaia di persone in cassa integrazione. Perché non si crea sviluppo peggiorando le condizioni di chi lavora, come vorrebbe Sergio Marchionne, ma investendo in ricerca e innovazione. Perché il nostro futuro deve essere l’energia pulita e non quella nucleare. Perché l’Italia deve liberarsi dalla mafia e dalla corruzione. Perché l’acqua resti pubblica e non diventi una merce.
Per restituire al nostro paese la dignità perduta negli scandali e nel malaffare.
Con Nichi Vendola, per dare forza all’Italia migliore.
Partecipa alle attività della Fabbrica di Nichi di Torino
informati su internet: www.fabbricadinichi/torino.it
In Italia c’è troppa diseguaglianza sociale. Le statistiche dimostrano che chi ha una famiglia ricca alle spalle ha, ad esempio, molte possibilità in più di laurearsi di chi è figlio di operai. Invece che lavorare per offrire a tutti le stesse opportunità, la politica del Governo ha favorito in ogni modo chi è già privilegiato: tagliare fondi alla scuola pubblica, che è la scuola di tutti, per darli alla scuola privata, che è la scuola di pochi, vuol dire colpire chi è più debole.
In Italia c’è troppa precarietà nel lavoro. La generazione di chi oggi ha trent’anni è la prima che vive peggio di quella che l’ha preceduta. Il presente di moltissime persone è fatto di occupazioni saltuarie e stipendi miseri; il futuro sarà fatto di pensioni da fame. Senza dimenticare che molti un lavoro non riescono nemmeno a trovarlo, spesso malgrado diplomi e lauree. Ma per il Governo il problema è solo uno: i lavoratori hanno troppi diritti!
In Italia ci sono troppe discriminazioni. Nei confronti delle donne, innanzitutto. Berlusconi le considera come se fossero degli oggetti di piacere ad uso di uomini ricchi e potenti come lui. È impossibile, quindi, che possa riconoscerne i problemi – come il peso del lavoro in famiglia che grava quasi tutto sulle loro spalle o le violenze e i maltrattamenti che subiscono. Ed è impossibile che uno come Berlusconi promuova i loro diritti – a cominciare da quelli sul lavoro.
In Italia c’è troppa criminalità. Il Governo dice che dipende dagli stranieri. Sono bugie: gli immigrati che delinquono esistono, ma sono una piccola minoranza. Il loro tasso di criminalità è simile a quello degli italiani. Ma il Governo vuole distrarre l’attenzione dalla corruzione dilagante, come nella ricostruzione in Abruzzo. E dal potere delle mafie, che crescono sia con i traffici illeciti, sia con imprese che sembrano “pulite”, anche qui al nord e all’estero.
Ma in Italia ci sono anche le energie perché tutto questo cambi. C’è un’Italia migliore. C’è un’Italia che ha a cuore la giustizia sociale. C’è un’Italia fatta di persone oneste, che lavorano duramente e rispettano il bene comune. C’è un’Italia che offre maggiori opportunità a tutti e che non discrimina nessuno. Nichi Vendola lo sta dimostrando nel governo della Regione Puglia. Noi vogliamo che possa dimostrarlo governando l’intero paese.
Perché i sacrifici non devono farli sempre gli stessi, ma è ora di tassare i grandi patrimoni. Perché non si deve stare a guardare di fronte alle molte aziende in crisi e alle migliaia di persone in cassa integrazione. Perché non si crea sviluppo peggiorando le condizioni di chi lavora, come vorrebbe Sergio Marchionne, ma investendo in ricerca e innovazione. Perché il nostro futuro deve essere l’energia pulita e non quella nucleare. Perché l’Italia deve liberarsi dalla mafia e dalla corruzione. Perché l’acqua resti pubblica e non diventi una merce.
Per restituire al nostro paese la dignità perduta negli scandali e nel malaffare.
Con Nichi Vendola, per dare forza all’Italia migliore.
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