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La sfida della sinistra Passoni contro Fassino
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La sfida della sinistra Passoni contro Fassino
Da lastampa http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/politica/articolo/lstp/380697/
L’assessore al Bilancio spinto dall’area vendoliana
ANDREA ROSSI, MAURIZIO TROPEANO
TORINO
A ventiquattr’ore dall’annuncio di Piero Fassino la sinistra trova il primo candidato: Gianguido Passoni. L’assessore al Bilancio ufficializzerà domani la sua disponibilità a correre alle primarie durante un’assemblea convocata dalla Fabbrica di Nichi di Torino, cui hanno risposto le Officine Corsare e Terra del Fuoco, laboratori di giovani impegnati nell’associazionismo o nel movimento studentesco. Un network pronto al grande salto. Con un pensiero ricorrente: «Fare come a Milano».
Milano sta per Pisapia, il candidato sostenuto da Nichi Vendola capace di battere l’archistar Stefano Boeri, appoggiato dal Pd. A Torino il match ha altri connotati: più candidati, nessuno della società civile. Anzi, profili politici marcati. Poco importa, la partita è aperta. È necessario un «progetto forte, per amministrare il comune nel nome dei valori di giustizia sociale, diritti civili, ecologia», spiega il manifesto della Fabbrica. Il punto di partenza è la chiusura di un ciclo lungo 18 anni con «indiscutibili note positive e altrettante criticità» come la contraddizione tra le pedonalizzazioni e il massiccio consumo di suolo.
Alla riunione di domani Passoni porterà la piattaforma di «Torino bene comune», la rete che ha lavorato nei mesi scorsi: no alla privatizzazione delle partecipate; rivedere la variante 200 bloccando un nuovo boom urbanistico; nuovo welfare. Temi centrali per un futuro dove - spiega Passoni - «devono trovare spazio e rappresentanza le giovani generazioni che con le loro mobilitazioni denunciano una macroscopica questione: la mancanza di prospettive». La Fabbrica di Nichi è cosa diversa da Sinistra e Liberta. E infatti il partito di Vendola non si sbilancia. Il segretario provinciale Antonio Ferrentino prende tempo: «Nei prossimi giorni sceglieremo il candidato. Non sarà necessariamente un iscritto a Sel, ma sarà in grado di raccogliere simpatie nel partito e nel mondo dell’associazionismo e della cultura». Anche Monica Cerutti, membro del coordinamento nazionale di SeL, predica cautela.
Passoni proverà a giocare la carta della continuità-discontinuità con Chiamparino: «Non si può guardare solo a quel che è successo in questi anni, servono elementi nuovi per i prossimi 15». Non solo: serve «una candidatura di sinistra che vada oltre i confini dei partiti, punti alla trasversalità e sappia anche intercettare pezzi significativi del Pd». Sfida ambiziosa ma non velleitaria: c’è un frammento di Pd che non ha metabolizzato la candidatura di Piero Fassino né si riconosce negli altri competitor. Un’area che potrebbe essere della partita, magari candidando l’assessore Tricarico, ma anche appoggiare una figura come Passoni che, dalla sua, ha un vantaggio: è l’unico assessore candidato. E, perciò, l’unico autentico esponente della classe dirigente torinese più volte evocata in questi giorni dai detrattori di Fassino.
L’assessore al Bilancio spinto dall’area vendoliana
ANDREA ROSSI, MAURIZIO TROPEANO
TORINO
A ventiquattr’ore dall’annuncio di Piero Fassino la sinistra trova il primo candidato: Gianguido Passoni. L’assessore al Bilancio ufficializzerà domani la sua disponibilità a correre alle primarie durante un’assemblea convocata dalla Fabbrica di Nichi di Torino, cui hanno risposto le Officine Corsare e Terra del Fuoco, laboratori di giovani impegnati nell’associazionismo o nel movimento studentesco. Un network pronto al grande salto. Con un pensiero ricorrente: «Fare come a Milano».
Milano sta per Pisapia, il candidato sostenuto da Nichi Vendola capace di battere l’archistar Stefano Boeri, appoggiato dal Pd. A Torino il match ha altri connotati: più candidati, nessuno della società civile. Anzi, profili politici marcati. Poco importa, la partita è aperta. È necessario un «progetto forte, per amministrare il comune nel nome dei valori di giustizia sociale, diritti civili, ecologia», spiega il manifesto della Fabbrica. Il punto di partenza è la chiusura di un ciclo lungo 18 anni con «indiscutibili note positive e altrettante criticità» come la contraddizione tra le pedonalizzazioni e il massiccio consumo di suolo.
Alla riunione di domani Passoni porterà la piattaforma di «Torino bene comune», la rete che ha lavorato nei mesi scorsi: no alla privatizzazione delle partecipate; rivedere la variante 200 bloccando un nuovo boom urbanistico; nuovo welfare. Temi centrali per un futuro dove - spiega Passoni - «devono trovare spazio e rappresentanza le giovani generazioni che con le loro mobilitazioni denunciano una macroscopica questione: la mancanza di prospettive». La Fabbrica di Nichi è cosa diversa da Sinistra e Liberta. E infatti il partito di Vendola non si sbilancia. Il segretario provinciale Antonio Ferrentino prende tempo: «Nei prossimi giorni sceglieremo il candidato. Non sarà necessariamente un iscritto a Sel, ma sarà in grado di raccogliere simpatie nel partito e nel mondo dell’associazionismo e della cultura». Anche Monica Cerutti, membro del coordinamento nazionale di SeL, predica cautela.
Passoni proverà a giocare la carta della continuità-discontinuità con Chiamparino: «Non si può guardare solo a quel che è successo in questi anni, servono elementi nuovi per i prossimi 15». Non solo: serve «una candidatura di sinistra che vada oltre i confini dei partiti, punti alla trasversalità e sappia anche intercettare pezzi significativi del Pd». Sfida ambiziosa ma non velleitaria: c’è un frammento di Pd che non ha metabolizzato la candidatura di Piero Fassino né si riconosce negli altri competitor. Un’area che potrebbe essere della partita, magari candidando l’assessore Tricarico, ma anche appoggiare una figura come Passoni che, dalla sua, ha un vantaggio: è l’unico assessore candidato. E, perciò, l’unico autentico esponente della classe dirigente torinese più volte evocata in questi giorni dai detrattori di Fassino.
Re: La sfida della sinistra Passoni contro Fassino
A INIZIO '900 GLI OPERAI DEFINIVANO "LA STAMPA" COME "LA BUGIARDA"
AVEVANO RAGIONE.
La riunione di domani non sancirà "l'incoronazione" di chicchesia, né la fabbrica ha mai detto ai giornali che Passoni è il candidato da noi sostenuto.
Ragioniamo sul fatto che il primo articolo che si occupa di noi sull'augusto giornale torinese non tratta di una delle tante, oggettivamente "fichissime" iniziative che abbiamo fatto negli ultimi sei mesi, a partire da Scendi! una sedia contro la crisi.
No, è uno scoop costruito a tavolino, probabilmente per aiutare Fassino e mettere nei casini noi, la fabbrica delle E, le officine corsare e anche Passoni.
Noi abbiamo sempre detto che vogliamo un candidato condiviso da tutta la sinistra, che sia disponibile ad affrontare le primarie di coalizione, che vogliamo occuparci di contenuti e programmi, ecc. ecc.
Invece qualche giornalista ha voluto metterci in bocca quello che mai avremmo pensato di dire, appiattendo tutto in un livello politicista e personalista, nella più benevola delle possibilità per vendere una copia in più. Non mi risulta che ci habbia nemmeno sentiti.
Domani noi incontriamo diversi pezzi di elaborazione per una Torino migliore, magari ci sarà anche Passoni, è chiaramente il benvenuto, ma non è mai stato scelto come il "nostro candidato", né abbiamo mai mandato un comunicato stampa diverso dall'ultimo appello (che è anche in questo forum) in cui, come sapete, non parlavamo affatto di nomi ma di programmi, idee e sopratutto metodi.
Forse proprio i nosti metodi a qualcuno non sono piaciuti, ergo ecco l'attacco a mezzo stampa con finto scoop.
AVEVANO RAGIONE.
La riunione di domani non sancirà "l'incoronazione" di chicchesia, né la fabbrica ha mai detto ai giornali che Passoni è il candidato da noi sostenuto.
Ragioniamo sul fatto che il primo articolo che si occupa di noi sull'augusto giornale torinese non tratta di una delle tante, oggettivamente "fichissime" iniziative che abbiamo fatto negli ultimi sei mesi, a partire da Scendi! una sedia contro la crisi.
No, è uno scoop costruito a tavolino, probabilmente per aiutare Fassino e mettere nei casini noi, la fabbrica delle E, le officine corsare e anche Passoni.
Noi abbiamo sempre detto che vogliamo un candidato condiviso da tutta la sinistra, che sia disponibile ad affrontare le primarie di coalizione, che vogliamo occuparci di contenuti e programmi, ecc. ecc.
Invece qualche giornalista ha voluto metterci in bocca quello che mai avremmo pensato di dire, appiattendo tutto in un livello politicista e personalista, nella più benevola delle possibilità per vendere una copia in più. Non mi risulta che ci habbia nemmeno sentiti.
Domani noi incontriamo diversi pezzi di elaborazione per una Torino migliore, magari ci sarà anche Passoni, è chiaramente il benvenuto, ma non è mai stato scelto come il "nostro candidato", né abbiamo mai mandato un comunicato stampa diverso dall'ultimo appello (che è anche in questo forum) in cui, come sapete, non parlavamo affatto di nomi ma di programmi, idee e sopratutto metodi.
Forse proprio i nosti metodi a qualcuno non sono piaciuti, ergo ecco l'attacco a mezzo stampa con finto scoop.
valerio peverelli- Coinvolto
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Età : 44
Località : Moltrasio (Como)
Re: La sfida della sinistra Passoni contro Fassino
Cari tutti,
molti di voi avranno letto l'articolo uscito oggi su La Stampa (http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/politica/articolo/lstp/380697/) dove si afferma che la Fabbrica di Nichi di Torino avrebbe trovato in Gianguido Passoni il candidato per le primarie di coalizione alle prossime elezioni comunali.
Si tratta di una sovra-interpretazione dei giornalisti Rossi e Tropeano, che, senza consultare il coordinamento della Fabbrica, hanno probabilmente associato la reazione di Passoni al nostro appello "A Torino come a Milano" con un'automatica investitura a candidato alle primarie da parte nostra.
Ci preme sottolineare che domani sera sarà l'inizio di un percorso e non il momento di definizione, da parte della Fabbrica, di una candidatura.
La disponibilità di Passoni ci sembra un segnale positivo e saremo felici di incontrarlo domani sera (martedì 21 dicembre) durante la nostra assemblea plenaria, che sarà però solo il primo momento di confronto con tutti coloro che vorranno raccogliere il nostro appello.
Vi aspettiamo numerosi domani sera (martedì) alle 21 presso la sala della Circoscrizione 7, in Corso Belgio 91.
Il coordinamento della Fabbrica
molti di voi avranno letto l'articolo uscito oggi su La Stampa (http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/politica/articolo/lstp/380697/) dove si afferma che la Fabbrica di Nichi di Torino avrebbe trovato in Gianguido Passoni il candidato per le primarie di coalizione alle prossime elezioni comunali.
Si tratta di una sovra-interpretazione dei giornalisti Rossi e Tropeano, che, senza consultare il coordinamento della Fabbrica, hanno probabilmente associato la reazione di Passoni al nostro appello "A Torino come a Milano" con un'automatica investitura a candidato alle primarie da parte nostra.
Ci preme sottolineare che domani sera sarà l'inizio di un percorso e non il momento di definizione, da parte della Fabbrica, di una candidatura.
La disponibilità di Passoni ci sembra un segnale positivo e saremo felici di incontrarlo domani sera (martedì 21 dicembre) durante la nostra assemblea plenaria, che sarà però solo il primo momento di confronto con tutti coloro che vorranno raccogliere il nostro appello.
Vi aspettiamo numerosi domani sera (martedì) alle 21 presso la sala della Circoscrizione 7, in Corso Belgio 91.
Il coordinamento della Fabbrica
Re: La sfida della sinistra Passoni contro Fassino
Un commento su facebook
Claudio Crisanaz:
Ci sono solo due alternative: la prima Aiuraudo che metterebbe d'accordo tutti oppure primarie a sinistra per trovare un/una Candidato/a ma con un programma di grande discontinuità:
Torino sommersa dai debiti ( chi è assessore al bilancio?) ci sono proposte serie e forti per diminuire il debito facendo azioni concrete ( es: tutti i tetti comunali con pannelli fotovoltaici cosi il comune non paga piu la corrente e IREN rientrerebbe dal debito col conto energia. Linus al posto di Window ( si risparmierebbero milioni) telefonare con skipe, Assumere tutti i dipendenti delle cooperative di servizio ( nel Lazio hanno acalcolato il 30% di risparmio e i lavoratori guadagnerebbero di più) ecc ecc.... Poi SMAT deve essere una azienda pubblica al 100%.... La variante 200 non va bene...
Ecc ecc.
Claudio Crisanaz:
Ci sono solo due alternative: la prima Aiuraudo che metterebbe d'accordo tutti oppure primarie a sinistra per trovare un/una Candidato/a ma con un programma di grande discontinuità:
Torino sommersa dai debiti ( chi è assessore al bilancio?) ci sono proposte serie e forti per diminuire il debito facendo azioni concrete ( es: tutti i tetti comunali con pannelli fotovoltaici cosi il comune non paga piu la corrente e IREN rientrerebbe dal debito col conto energia. Linus al posto di Window ( si risparmierebbero milioni) telefonare con skipe, Assumere tutti i dipendenti delle cooperative di servizio ( nel Lazio hanno acalcolato il 30% di risparmio e i lavoratori guadagnerebbero di più) ecc ecc.... Poi SMAT deve essere una azienda pubblica al 100%.... La variante 200 non va bene...
Ecc ecc.
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