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Parlare di progetto?
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Parlare di progetto?
Bellavita litiga col forum, quindi posto io per lui ! Ambasciator non porta pena eh ^^
Credo di non essere il solo a sentire l'esigenza che la sinistra faccia politica, anzichè annoiare gli italiani con le manovre di posizionamento dei suoi esponenti.
Cosa hanno detto negli ultimi mesi Veltroni al Lingotto, i rottamatori non so dove, Vendola l'altro giorno?
che vogliono comandare loro nella sinistra italiana , senza addentrarsi a spiegare per quale progetto.
Come se fossero leader carismatici...Vendola per un po' lo è stato, ma soprattutto è uno dei pochi che ha avuto fortuna, adesso fa un po' di confusione, soprattutto con le sue uscite in Piemonte.
Il problema vero lo ha posto D'Alema, quando si è messo a sostenere, all'interno del PSE( se non altro, la sede giusta) che la socialdemocrazia ha esaurito il suo compito in questi tempi di globalizzazione. Però non si è dilungato a spiegare quale linea bisogna adottare. Sembra che sia da scartare il leninismo (salvo che nell'organizzazione interna del partito che ha la sventura di averlo come inamovibile leader).
Non lo ha detto lui, ma lo dicono i suoi seguaci, e lo ripete il suo non meno inamovibile ricambio Veltroni: compito del Pd, e quindi della sinistra europea è gestire bene il liberismo.
Su questo è giusto discutere e accapigliarsi, perchè nei partiti socialisti europei , a cominciare dai laburisti, sta succedendo esattamente il contrario. E poi bisognerebbe avere il senso della misura, in un partito dove non sembra che brillino gli amministratori economici di successo, nelle partecipazioni degli enti locali come nelle cooperative. Neanche una portale decente, fondamentale per la propaganda, sono stati capaci di fare: eppure soldi da spendere ne hanno anche troppi.
Per fortuna partiti più strutturati, come i tedeschi e i nordici, dedicano risorse a spiegare che l'equilibrio nel mondo si raggiunge facendo andare tutti avanti sulla strada delle garanzie e del welfare, e non facendo rinunciare quelli che le hanno conquistato. Se per seguire la strada del socialismo occidentale dovessimo noi rinunciare a dei leader petulanti, incapaci e inamovibili non sarebbe un gran danno.
E forse, ai rottamatori come ai vendolini, dovremmo chiedere un impegno serio non per la buffonata confusionaria delle primarie a regole variabili (per il sindaco di Torino sembra che il candidato margherito Gariglio abbia chiesto aiuto alle truppe cammellate di un boss ex DC del pdl, Vito Bonsignore) ma per un partito al cui interno i nomi per qualunque incarico si votino sempre e solo a scheda segreta. Si fa così in tutta Europa, ma i nostri politologi preferiscono mantenerci all'oscuro, contando di essere premiati con seggi del porcellum, che con la complicità dei nostri leder sta distaccando per sempre la politica dalla gente....
Ma, certo, si raccolgono le firme per le dimissioni di Berlusconi (iniziativa bislacca, anche sotto il profilo istituzionale) ma non per un referendum per abolire il porcellum: potrebbe passare, siamo mica matti...e Calearo chi lo elegge più?...
Credo di non essere il solo a sentire l'esigenza che la sinistra faccia politica, anzichè annoiare gli italiani con le manovre di posizionamento dei suoi esponenti.
Cosa hanno detto negli ultimi mesi Veltroni al Lingotto, i rottamatori non so dove, Vendola l'altro giorno?
che vogliono comandare loro nella sinistra italiana , senza addentrarsi a spiegare per quale progetto.
Come se fossero leader carismatici...Vendola per un po' lo è stato, ma soprattutto è uno dei pochi che ha avuto fortuna, adesso fa un po' di confusione, soprattutto con le sue uscite in Piemonte.
Il problema vero lo ha posto D'Alema, quando si è messo a sostenere, all'interno del PSE( se non altro, la sede giusta) che la socialdemocrazia ha esaurito il suo compito in questi tempi di globalizzazione. Però non si è dilungato a spiegare quale linea bisogna adottare. Sembra che sia da scartare il leninismo (salvo che nell'organizzazione interna del partito che ha la sventura di averlo come inamovibile leader).
Non lo ha detto lui, ma lo dicono i suoi seguaci, e lo ripete il suo non meno inamovibile ricambio Veltroni: compito del Pd, e quindi della sinistra europea è gestire bene il liberismo.
Su questo è giusto discutere e accapigliarsi, perchè nei partiti socialisti europei , a cominciare dai laburisti, sta succedendo esattamente il contrario. E poi bisognerebbe avere il senso della misura, in un partito dove non sembra che brillino gli amministratori economici di successo, nelle partecipazioni degli enti locali come nelle cooperative. Neanche una portale decente, fondamentale per la propaganda, sono stati capaci di fare: eppure soldi da spendere ne hanno anche troppi.
Per fortuna partiti più strutturati, come i tedeschi e i nordici, dedicano risorse a spiegare che l'equilibrio nel mondo si raggiunge facendo andare tutti avanti sulla strada delle garanzie e del welfare, e non facendo rinunciare quelli che le hanno conquistato. Se per seguire la strada del socialismo occidentale dovessimo noi rinunciare a dei leader petulanti, incapaci e inamovibili non sarebbe un gran danno.
E forse, ai rottamatori come ai vendolini, dovremmo chiedere un impegno serio non per la buffonata confusionaria delle primarie a regole variabili (per il sindaco di Torino sembra che il candidato margherito Gariglio abbia chiesto aiuto alle truppe cammellate di un boss ex DC del pdl, Vito Bonsignore) ma per un partito al cui interno i nomi per qualunque incarico si votino sempre e solo a scheda segreta. Si fa così in tutta Europa, ma i nostri politologi preferiscono mantenerci all'oscuro, contando di essere premiati con seggi del porcellum, che con la complicità dei nostri leder sta distaccando per sempre la politica dalla gente....
Ma, certo, si raccolgono le firme per le dimissioni di Berlusconi (iniziativa bislacca, anche sotto il profilo istituzionale) ma non per un referendum per abolire il porcellum: potrebbe passare, siamo mica matti...e Calearo chi lo elegge più?...
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